giovedì 18 febbraio 2010

Rudi


Ma scusssate... ho un dubbio amletico. Se T U T T I sanno che a Napoli i rifiuti li gestisce la Camorra e basta non ci sono cazzi per nessuno da secoli, no... in che senso gloriarsi di aver risolto il problema dei rifiuti di Napoli sarebbe una cosa di cui bullarsi come se l'avessimo fatta tutta da soli? Essendo che la Camorra è bella pasciuta e in salute, no... non è che vengono in mente relazioni e amichetterie un po' zappa-sui-piedini? No. Ho concluso, Vostro Onore. Danny Crane.
Ma forse sono solo le vanterie dei piccoli peni. E' sicuramente una Dramatization, Signore e Signori.
Pensate invece che al mio campeggio a Viareggio, che frequento da quasi venticinque anni, ho conosciuto una famiglia il cui ultimo nato (ormai avrà una quindicina d'anni almeno) si chiama Rudy. E loro non sapevano o comunque non valutavano il fatto che "rudo", per lo meno da noi al nord, vuol dire sporco, rifiuto. Sì, era molto divertente eccheccazzo!
Au revoir

Non sono stato io!

Un cane ha aperto Wall Street. Ho concluso, Vostro Onore. Danny Crane.
Quella poveretta della Saluzzi ha chiesto ai suoi tre onolevoli ospiti, data la discoverta di un innominato parlamentare positivo alla coca, se hanno fatto il test antidroga (232 si sono prestati). La sua faccia davanti alla risposta "N O!! No, brutta puttana, cocaina puttane e cani di razza for the win muahahahahahah (Il Cocainita docet)" (Dramatization nella forma) sembrava quella di un bambino che ha appena scoperto che Babbo Natale è un mostro bavoso che scopa con la mamma. E' così ingenua... per fortuna poi ha potuto dire alla Ingegnere della Protezione civile che lei lavora per la Pace. Maremma boia.
Ma in realtà a qualcuno gliene frega qualcosa se un politico la sera si fa un festino caruccio? Finchè la scorta non porta le sue troie a fare la spesa con l'auto blu...
E in fondo no? Sono solo dei bambini bricconcelli, come direbbe Gabbo, o birbantelli, come direbbe Berlusconi, o dei furbetti, e tutti vorremmo essere come loro, e poi il sistema è marcio e quindi se non ti dai un po' da fare non funziona niente, siamo in Italia, sono ragaaaazzzi. Che ve lo dico a fare?
Caro signor Papa, mentire rubare uccidere sono sì le basi dell'umanità. E' una vera merda. Giusto però non essere complici: torniamo quindi a chiamare le cose con il loro nome. Se ti scambi le mazzette come le figurine sei un ladro, un corrotto, un bastardo, un criminale, un figlio di puttana, un pezzo di materiale anfibio comunemente detto merda, tua moglie ti deve picchiare, i tuoi figli ti devono fare le prediche e devi andare in galera a fartelo mettere nel culo e non devi più avere incarichi di responsabilità finchè scampi. Punto.
Mi dispiace per gli innocenti, non dubito che possano esserci errori, ma credo anche che gli errori possano solo essere aumentati dai polveroni di tutti gli stronzi che vogliono difendere i loro sporchi segretucci e i loro amichetti perversi. Però, Cristo santo, se ti beccano con la fottuta valigetta dei soldi come in un filmone di serie Z anni '70 non è che ci siano tutti questi forse. Eccheccazzo.
Au revoir

Aggiornamento: Cosentino, quello con i mandati di arresto spiccati persino dalla Federazione Intergalattica, che non può essere arrestato se non con rapimento e cappuccio in testa perchè è un politico, si è dimesso. Era anche ora, nè?
Però in compenso Berlusconi dice che ci saranno pene più severe per chi vìola la libertà vigilata e naturalmente la pace nel mondo, tutto grazie a lui. Per fortuna! Mi sento già più sicura. Però solo per quelli della cui colpevolezza Lui sia certo.

Aggiornamento2: Berlusconi respinge le dimissioni di Cosentino.

mercoledì 17 febbraio 2010

Immaginazione

Sono impazzita e ho disseminato immagini nei post! Sono molto gradevoli e centrano col brano.
Buona caccia, se vi interessa...
Au revoir

Avvertenza di Marketing

Mi sono venduta al demonio (hihihihi di nuovo?) o forse a Danny Crane, e ho fatto una pagina del blog su Facebook.
Basta cercare "Disclaimer di Flo", se vi va, per farvi aggiornare e leggere qualche aforisma e bestemmia sul work in progress.
Le ragioni sono tre: 1) avere più lettori, e magari iniziare qualche bella lite costruttiva 2) provare a tirarmela un pochino, sono umana 3) avere persone che mi vincolino all'impegno di continuare attivamente.
Grazie e molti baci ai piedi dei già 114 fan della pagina, che spero leggano sempre con piacere.
Au revoir

martedì 16 febbraio 2010

La coerenza è una cosa meravigliosa



La Rai, dopo aver blastato Morgan come una mosca spiaccicata, con un uso pubblicitario reciproco cosssssììììì interessante e arcano, ne ha fatta un'altra delle sue.
Praticamente no... è stato S O S P E S O un tizio, tal Bigazzi, che fa l'esperto di gastronomia alla Prova del Cuoco, per aver dato ricette a base di gatto. Ho concluso, Vostro Onore. Danny Crane.
Ora, ci sono fazioni diverse che si contrappongono, la conduttrice stava per morire, continuava a guardare in videocamera facendo le facce da bambina scema, gli ambientalisti sbavano sui reati federali. Certo magari costui era un po' troppo ridacchiante, ma si è riferito con molta chiarezza a proverbi popolari e attività antiche, da tempo di guerra. Cioè, ha detto persino di lasciare a frollare la bestia per tre giorni legata nell'acqua corrente del ruscello: non è che sia proprio come "farcisci con sughetto alle erbe 4 Salti in padella e mettilo in forno elettrico a 180°". Tra l'altro probabilmente i 3/4 degli ascoltatori hanno un'età media tale da aver visto questo tipo di cosa nei tempi brutti, e l'avranno intesa come rievocazione. Intendo... nei racconti di carestia ci sono anche i mangiatori di cadaveri morti da poco, figuriamoci che novità deve essere che si mangiavano le bestie.
Se ci sono veramente persone così stupide da aver capito che bisogna mangiare i gatti non so, che ve lo dico a fare? Mi sa che sono ugualmente individui segnati dalla macchia nera della selezione naturale. Sono persone da abbattere alla nascita, o almeno appena si manifestano i sintomi dell'idiozia mostruosa, perchè non credo che aspetteranno un povero pirla qualsiasi che gli suggerisce di mangiare gatti in una trasmissione di mezzogiorno.
Però sospenderlo mi pare follia pura. Insomma eh, è solo un'opinione, però non stiamo esagerando?
Vi lascio il link allo spezzone: GattiCheSiLeccanoIBaffi http://www.youtube.com/watch?v=muDGz851jd8
Parentesi: io amo i gatti. Li trovo meravigliosi in tutto. Li venero. Probabilmente la mia Sissi la amo più dei miei genitori. Lei e Mi sono state per anni parte rilevante della mia salvezza morale e affettiva. Ho sconvolto una mia amica dicendole che mi fa più tenerezza un gattino rispetto a un bambino, e che preferisco salvare il miciolo. Non parliamo di altri individui: c'è gente che ammazzerei a sangue freddo con gioia per fare spazio a più gatti. Non ne mangerei uno probabilmente nemmeno per non morire di fame su un'isola deserta se non fosse già morto per cause naturali o prima che io potessi impedire ad altri di ucciderlo.
Ma deve davvero essere un problema di tutti il fatto che un tizio ci ha fatto partecipi (discutibilmente quanto volete, a picchiarlo ci sto) di un racconto da nonni standard? I problemi della Rai sono davvero i gatti e Morgan? E Minzolini che ha trasformato il primo telegiornale nazionale nel teatrino delle sue dichiarazioni tendenziose? E il MOIGE (simpatico istituto che... come evitare la denuncia? riscuote il massimo del mio disprezzo) che può impedire la messa in onda in prima serata di film belli indipendentemente dai gusti, d'autore, di valore insomma (es. Tutto su mia madre) con la scusa dei loro bambini di merda? Questo non è controllo della debole mente della massa almeno quanto suggerire di cucinare il proprio gatto, salvo il fatto che di solito le persone normali non mangiano i gatti con la stessa facilità con cui votano un coglione? Ma che ci stiamo a prendere per il culo?
Au revoir

domenica 14 febbraio 2010

Privati bastardi ridateci i miliardi!

Lombardia. 2010. Gli studenti della scuola privata sono un decimo di quelli della scuola pubblica. Gli studenti della scuola privata ricevono il doppio dei fondi.
Ho concluso, Vostro Onore. Danny Crane.
Ma questo è il mercato, Signore e Signori, perchè "la scuola pubblica non può migliorare se non attraverso una sana competizione con quella privata" e "comunque c'è la libertà di scelta". (Sic, ho sentito l'intervista con le mie orecchie). Però mettere una scuola pubblica vicino a quella privata bisogna impedirlo, sennò gli leva utenza e non è mercato fatto bene, eccheccazzo! Non sembra lampante anche a voi?
Inoltre i disabili mica ce li vogliono, so' scomodi no?, come anche gli sporchi negri, se no non possono fare i regali importanti ai compagnucci. Che già poverini la mamma per pagargli la scuola strafiga non li porta più alle Maldive e continua a rinfacciargli quanto spende, e se no crescono traumatizzati.
In compenso abbiamo Palermo: una prigione ottocentesca si autotassa per più soldi di quello che le vengono dati dallo Stato.
Che ve lo dico a fare?
Parentesi: domani quando esce sul sito rai vi metto il link alla trasmissione di Rai3 (sporchi comunisti) che ha firmato i servizi su questi argomenti del cazzo, svolti tra l'altro con inganni, in modo approssimativo e sicuramente fazioso e che fomenta l'odio (Silvietto, ti anticipo, così non ti sforzi).
Chiedo venia se non ho messo dati e info più verificate, ma la voglia di bestemmiare era troppo forte. "Ma vaffanculo, Cristo Santo" mi pare un commento mirato. Ma io odio tutto, si sa... Almeno ho smesso di votare.
Lanciamo un sondaggio! Secondo voi quanto può durare?
Au revoir

Eccolo: Presa Diretta 14.2.2010
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a20d3078-c510-4407-8b63-b616d0695247.html?p=0

Che c'hai er teschio disabbitato?

Questi Ratti cor teschio sono di Antea Gioino e http://www.hyperuranios.it

Morgan è un coglione.
Non c'è possibile dubbio o incertezza su questo, le opzioni si uniscono tutte in una grande freccia rossa che indica la sua testa. Infatti o A) era così fatto che non capiva cosa diceva, o B) è talmente ingenuo da pensare di poter delirare senza che nessuno B1) lo incastri, B2) lo sputtani, o C) pensa davvero quello che ha detto (che il crack è er mejo curativo per la depressione), o D) ha cercato di fare il dandy bruciato alterna della mia minchia con i pervertiti sbagliati, o E) il giochino pubblicitario concordato male gliel'ha messo nel culo, o F) era stufo e ha tentato di mandarli tutti affanculo facendo la figura del pollo, o G) pensava di dire una cosa carina (?) e che tutti gli dicessero "Bravo come sei sincero". Insomma, nessuna di queste opzioni è precisamente degna di un furby, e se qualcuno ne ha altre le aggiungo volentieri.
Tra l'altro posso anche, spezzandomi un mignolo da sola, arrivare a capire parzialmente che uno che si propone come modello per mocciosi forse è il caso che non gli insegni che il fattore X per sfondare è la droga, anche se è ver... ehm... mavabeeeene, diciamola politicamente corretta. Non è che se no non lo sa nessuno, eh? Infatti la prima cosa che mi disturba subito dopo la stupidità plateale è l'ipocrisia altrettanto lampeggiante, come se non fosse cosa nota che a Milano si consuma coca come a New York e che qualcuno la consumerà, come se sto poveraccio fosse il primo pseudoartista strafatto, come se non ci fossero un sacco di stronzi al mondo. Però va bene, almeno la legittimazione benedicente evitiamola.
Il codice etico invece mi fa un po' impressione. Perchè capisco che l'immagine pura e immacolata della Mangiatoia per famiglie di zio Sanremo sia un tesoro nazionale: la presentatrice che ha fatto assumere ovunque il marito minorenne, la quale non contenta ha dichiarato di aver preso le polverine per dimagrire è un'anima pia, come anche Tyson, il simpatico pugile stupratore, e iniziamo a fare l'elenco, gli inutili che prendono i miliardi per venire a mostrare il broncino (e non è una Dramatization) sono tutti colonne della società, è palese. Anzi, ce li avessero tutti i gggiovani dei modelli così! Ma che ci stiamo a prendere per il culo? Ci indignamo per un pirla e tutti gli altri sono troooopppo okkey? Ottimo, allora io scrivo un codice etico in cui se non disprezzi un po' gli idioti sei out.
Opppsss... fammi un po' pensare cosa accomuna drogarsi e essere out? Ecco! N O N sono reato. Naaaa, mi state davvero dicendo che abbiamo iniziato a lasciare in mano a stronzi qualsiasi le giurie popolari di gente che non ha fatto un tubo se non essere scema? Allora i nostri politici che gli facciamo? Quelli che hanno fatto il test antidroga in 42 su 945 onorevoli/uomini d'onore?
Tutto ciò è imbarazzante, Signore e Signori. Imbarazzante e pericoloso. Non dubito che Morgan andasse picchiato, ma giustificare provvedimenti del tipo licenziare qualcuno che ha detto qualcosa di non perseguibile legalmente è sempre una brutta strada, perchè poi quando inizi a rotolare non sai mai dove ti fermi, sono cose un po' da non farsi...
Solo, fa veramente ridere il fatto che nella cornice sono tutti drogati. Voi non lo trovate mostruosamente surreale? I benpensanti hanno sempre la migliore faccia di merda in circolazione.
Au revoir

sabato 13 febbraio 2010

Viva la morte!

Martedì scorso ho fatto un noiosissimo esame di Cazzologia, Pisciologia, Reumatismologia, Astronavinologia. Non avevo dormito una sega, avevo la febbre e un raffreddore da procione crudele, e avevo sguazzato nella neve: insomma, dopo pranzo stavo collassando e ho pensato di farmi un pisolo. Certo, era l'ora di Skytg24 pomeriggio, approfondimento sull'attualità che il mio moroso guarda quasi sempre, ma vivo in un monolocale da anni, e sono abituata a dormire anche con la TV o altri rumori, sono sopravvissuta anche a M o L che piangeva tutta la notte gemendo Maaammaaaa, a una mamma che non arrivava mai.
Ovviamente se le cose che mi strisciano nel cervello non mi fanno incazzare fino a farmi desiderare di uscire a uccidere qualche passante con un'ascia per poi suicidarmi gloriosamente. Non che ci voglia molto, dirà chi mi conosce, ma insomma...
Orbene, Paola Saluzzi è una conduttrice molto banale: è più o meno in grado di gestire gli invitati spaccaballe, ma i suoi interventi sono improntati sempre al peggior buonismo (sentirla dire "Pace" ogni trenta secondi mi fa automaticamente considerare l'atomica come unica salvezza dell'umanità), all'isipidume, con una spruzzata di insipienza e alcuni tocchi di lampo di genio nell'occhio del bue. Mi ha fatto morire dal ridere solo vederla alle prese con Veronesi: la dualità dei suoi sentimenti, oscillanti tra la sottomissione al Professorone famoso e il terrore per le idee pervertite da lui espresse, era palpabile e tristemente fantastica. Se per caso dovesse leggere questi insulti, le consiglio di riguardarsi una puntata, o mettere in campo qualche esperto che faccia una statistica su quante domande non concordanti/concordate abbia mai posto, e su quanto le sue idee possano essere descritte come conformiste. In realtà il massimo del mio odio è rivolto a una sua specialissima perversione: la signora ha pelle bianca come un vampiro, e una bella chioma rosso scuro, ma per qualche strana ragione di tanto in tanto (visto da me tre volte) decide di indossare un abito o maglia di un tessuto che potrebbe sembrare vellutino, di color F U C S I A. L'accostamento è talmente violento da farmi vedere macchie per giorni. Che ve lo dico a fare?
Parentesi: per non farmi ripetere che sono sempre solo negativa vi esprimo un'apprezzamento. Ilaria D'Amico è cresciuta enormemente dal punto di vista professionale, e mi eccita il sorriso bastardo col quale blasta a suon di domande azzeccate i tipini che cercano di coglionarla trattandola come una povera troia. Una gran figa, insomma!
Ma dunque, di cosa parlavano per rovinarmi il martedì pomeriggio? Di eutanasia, in omaggio all'anno di riposo di Eluana. Sì, lo so che ne ho parlato di recente (Bambini mannari e morti in corda), ma era insieme all'aborto, ed era trattato da un punto di vista molto più scientifico.
Oggi vorrei fare una riflessione più filosofica. Perchè per quanto riguarda l'aborto, anche se la penso molto diversamente (qualsiasi cosa sia, la madre già viva deve decidere di sè), posso ancora tentare di capire il concetto: in fondo, se consideri l'embrione come un bambino dotato di unghiette, e comunque innocente, che non ha chiesto di nascere, blabla vivaviva e altre puttanate, il pensiero di ucciderlo volontariamente potrebbe risultare intollerabile. Questo ovviamente spinge a cercare di impedire che chiunque possa commettere un tale atto. Evabene, prendiamo nota. E' sempre una mancanza intrinseca di rispetto e un tentativo di mettere le mani sul corpo della donna, ma è una teoria che si dipana dall'ipotesi discutibile in modo comunque logico.
L'eutanasia (e nel termine sbatto dentro tutto, dalla sospensione terapeutica al suicidio assistito allo staccare le macchine) invece è tutta un'altra storia. Perchè lì non puoi invocare il povero piccolino indifeso da proteggere, lì c'è un adulto, teoricamente responsabile, che o dice, o ha detto, o ha lasciato scritto, o i gradi di giudizio di un tribunale hanno dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio, di voler morire. E quindi, perchè no? Adesso, sinceramente, io capisco tutto, potrà dispiacere, far paura, innescare la paranoia di sbagliare. Però vorrei citare un fine ragionamento di Ricciolineri: Ma chi cazzo se ne frega?? Ho concluso, Vostro Onore. Danny Crane.
Perchè qualcuno di non direttamente interessato dovrebbe poter mettere becco su quando e come voglio crepare? Ovviamente la cosa DEVE essere dovuta alle proprie condizioni e non alla mancanza di supporto di ogni genere, e DEVE accertata, nessuno si diverte a morire per sbaglio, per quanto possa essere ironico, ma poi la vita è mia o di chi? Se anche un deviato mi venisse a raccontare o sottintendere, come fanno tutti i nostri cattolichetti, che lui è stato fatto da Dio (vabè... ci sta, ma a uno Stato che cazzo gliene dovrebbe calare?), la prima cosa che ha fatto Dio non è stata darla all'uomo 'sta vita? Se anche a Dio gliene frega così tanto, ci penserà dopo per i cavoli suoi, con comodo, c'ha tutta l'eternità per chiamare Mefy, concordare gli scherzetti e farsi mandare i dvd. Ma a parte questo, che cosa dà in più all'universo il costringere a respirare uno che non vuole? E cosa dà la tua respirazione in più a uno che non ti conosce, non è tuo amico, magari pensa pure che sei un blasfemo comunista? Perchè bisogna riempirsi la bocca di teorie e decisioni e belle parole della mia minchia, e non mi si fa semplicemente la finezza di credermi sincero?
A questo la maggior parte non sa rispondere se non blaterando sulla vita umana. Eugenia Roccella, della quale mi piace solamente il nome, altra individua insieme alla Binetti che non vorrei mai vedere nemmeno vicino a una posizione di responsabilità politica, sosteneva martedì (e temo non abbia ancora cambiato idea) che noi non siamo mai autodeterminati, e siamo già limitati nella nostra libertà di suicidio da obblighi come le cinture di sicurezza e i caschi. Ora, ipotizzare che ogni deficiente di ragazzino "Tanto non capita a me" che va a farsi due belle pieghe a manetta capelli al vento, o che ogni signora con il vestito di seta appena messo vogliano in coscienza dopo accurata riflessione morire perchè la loro condizione clinica è tanto grave da rendere la vita non dignitosa (magari so' così stronzi che se lo meritano, ma che lo sappiano...), mi sembra un'idea un tantinello campata per aria. Addirittura pretestuosa e fors'anche sofistica. Fanno una cosa stupida e incosciente che viene per l'appunto sanzionata dalla multa per insegnare a non rifarlo, oltre al fatto che l'obbligo di questa cosa cerca di tutelare anche eventuali altri coinvolti, oltre che a risparmiare spesa all'ospedale che se li troverà da rappezzare. Oltre al fatto che ti danno la multa ma mica il vigile ti lega! Giustamente, ad esempio inverso, drogarsi non è un reato.
Quindi, cosa ci stiamo a raccontare? Ah, sì. Ci raccontano sempre che la Costituzione difende la vita e che se non possiamo cambiarla per far sì che il nostro boss possa rubare, aiutare la Mafia e scoparsi minorenni non possiamo farlo nemmeno per uccidere la gente. E qui, oltre al fatto che la Costituzione non dice niente sulla proprietà statale dei cittadini, casca il cane su un dettaglio. L'avevo già nominato, ora lo ripeto: la vita non è più quella di prima. Attualmente con cuore e polmone esterno più dialisi i medici possono tenere in vita un morto pressochè all'infinito. Rifaccio la domanda: come può questo non contare nulla? Come si può mettere sullo stesso piano un riabilitabile e uno no? Abbiamo davvero così tanti soldi? Come possiamo vivere tutti in funzione e attesa della volta su un milione che svegli lo zombi, specialmente se il povero zombi NON voleva essere resuscitato? Secondo me bisogna rispettarlo e basta, dato che il confine non è più sicuro. Certi si riempiono tanto la bocca con la parola "naturale"... ora ho capito! Un frocio non è naturale, invece mettermi un taser nel culo a ritmo cardiaco mentre la mia coscienza è più o meno la stessa di una rana morta (remember Galvani) è naturalissimo: quando si dice "Come è umano lei", che ve lo dico a fare?
E mi fa incazzare come una bestia il fatto che tutte queste pagliacciate e inutili spese di tempo, dolore, fatica e altro sono obbligatorie solo per soddisfare solo l'intrinseco sadomasochismo, il desiderio di controllo della persona dalla nascita alla morte da parte della fazione Chiesa (e diciamolo cazzo!), e il bisogno di non perdere voti dei nostri amati politici (prima o poi li vedremo penzolare, e loro si chiederanno anche il perchè, ma per noi sarà forse troppo tardi). Cioè, capite, nemmeno fosse la coscienza! I loro squittii sulla malvagità di chi sceglie la morte mi gelano il sangue.
Basta, Signore e Signori, il circo spegne le luci, e che se ne vadano veramente a fare in culo, i caprimulghi divoratori di anime e i loro lacchè, perchè cosa gliene frega di quello che faccio io con il mio è perversione galoppante. La vita è una malattia mortale sessualmente trasmissibile. So solo che se rimango in coma peso voglio che mi schiaccino un cuscino in faccia anche se muovo l'unghia distale del piede destro, se mi dovevo risvegliare rincoglionita pazienza, mi rassegnerò; che se il mio cervello è un bip ogni tre giorni su una macchina aliena con righine verdi smettano di sprecare elettricità per me e mi stacchino di dosso la spina, che io la tecnologia del futuro la odio; che se rimango cosciente intrappolata dentro il mio corpo paralizzato anche se batto gli occhi per dire sì e no qualcuno mi spari, per amor degli Dei; che se mi viene un cancraccio e rotolo nel dolore e nella mia merda voglio andarmene dopo aver baciato tutti con una megapera di eroina: un grande orgasmo, un pisolino, e smettere di respirare a poco a poco senza accorgersene, un po' di dignità. E tutti diremo "Bene".
Mi dedicherò ora a rituali apotropaici con l'assistenza pratica del mio uomo: finchè non muoio, vivi la vida loca!
Au revoir

PS: Tutto questo ovviamente è per me, e per chi vuole così. Chi vuole provare fino all'ultimo ha pari onore! Nulla deve essere obbligatorio, tranne la libertà di scegliere per sè.

venerdì 12 febbraio 2010

Ogni riferimento a fatti o persone reali...

Ho ricevuto tanti commenti sul post "I vampiri sono tutti scemi". Vari esemplari si sono riconosciuti nella descrizione, quindi, zitti e muti, hanno biascicato "Gnegnegne" oppure "Ma tanto io sono uscito dal gruppo", et similia. Tutti hanno fatto i complimenti a Stige e alla sua intervista.
A quanto pare, però, ho terrorizzato le masse, e tutti mi hanno chiesto "Oddioooo ma siete davvero così pazze pazze pazze?"
La risposta è: "Maaaannnnooooooo!!"
Alla fine proprio per la varietà di persone siamo perfettamente uguali alla media della gente che si può trovare in giro. Anzi, almeno cerchiamo di fare qualcosa col cervello invece di brasarci, e alcuni di noi sviluppano addirittura abilità logiche e stilistiche. Pensate agli abitatori delle palestre e ai rot-tariani: mi direte cosa ne pensate, eccheccazzo! Quello che intendo è che qualsiasi attività peggiora alcuni lati-oscuri-target di noi, che ve lo dico a fare?
Certo, è possibile che si veda molto, perchè il gioco aiuta la messa in luce di certe angolazioni (non voglio parlare ora dell'uovo e della gallina, e di quanto sono malvagi i giochi di ruolo e i videogames per la Lega Vecchiette Spaventate dalla Società, ma posso farlo in modo anche serio, se necessario), ma a conoscerci siamo tutti simpaticissimi e carinissimi e dolcissimi e fisicatissimi e pieni di storie interessanti e dediti ad aiutare pampini in pericolo, e il mio precedente brano era forzosamente drammatizzato. Ho concluso, Vostro Onore. Danny Crane.
Non piangete, figli miei, abbiamo solo ricostruito la vostra realtà.
Au revoir

PS: Un giorno pubblicherò un X-file con nomi, cognomi, indirizzi e numeri di telefono! Così potete andare a beccarli a casa... Oppure potete venire a giocare a Vampiri da noi, vi piacerà!

mercoledì 10 febbraio 2010

I vampiri sono tutti scemi

Questi vampiri sono di Victoria Frances, ma somigliano tanto ai nostri giocatori!

Quest'oggi vorremmo occuparci della psicopatologia del vampiro e/o vampirofilo medio, con specifica attenzione dedicata all'ambito del gioco di ruolo. Ci avvarremo per la tenzone dell'aiuto di una guest star eccezionale: Stige, Master da quattro anni della Vecchia Cronaca di Vampiri The Masquerade live di Pavia. Mica pizza e fichi, eh! Non sto a ripetere le mie credenziali, che possono essere reperite in questo stesso sito in un'altro post di genere. Guardatela così: le riflessioni le ha messe lui, le cattiverie invece sono chiaramente opera mia!
Do per scontata una conoscenza preliminare di cosa sia un gioco di ruolo, o almeno la capacità di cercare su wikipedia una breve descrizione. Vi rimando invece alla saggezza di Nonciclopedia per una panoramica di Masquerade
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Vampiri_La_Mascherata
per passare a illustrarvi la serata tipo, nella quale verrà successivamente inserito il Giocatore o Pg (personaggio giocante).
La nostra Cronaca conta al momento un numero di partecipanti oscillanti tra i quindici e i venti, e la cadenza dei ritrovi è di uno al mese, senza privarsi di cosiddette intersessioni organizzate in modo diretto tra Master e giocatore singolo o piccolo gruppo.
Occupiamoci per prima cosa dell'Elysium: come dicevamo, avviene un sabato al mese, talvolta preceduto da una cena rituale di socializzazione tribale. L'inizio è quasi sempre stabilito per le ore 21, e un bimbominkia di grado superiore (ovvero uno schiavo dotato però di un minimo sindacale di responsabilità) si occupa di essere in possesso delle chiavi e di far trovare la sala aperta. L'orario è determinato calcolando un tempo basilare per l'addobbo della sala e il trucco, e la speranza è sempre di mantenere basso questo intervallo preparatorio. La realizzazione ideale della serata prevede circa quattro ore di gioco, con poche interruzioni della recitazione (chiaro che ti puoi riposare i piedi e pisciare, ma non dovresti deconcentrare gli altri).
D: Egregio Master, le è mai capitato il Sabato Perfetto?
R: No, sigh.
D: Le va di descriverci una serata più statisticamente classica?
R: Il gioco inizia abbastanza bene, la recitazione viene solitamente mantenuta per il tempo necessario a discutere i problemi più urgenti e decidere come affrontarli (30 minuti circa) poi, a piccoli gruppi, i giocatori iniziano a commentare quello che hanno appena giocato.
D: Varie testimonianze ci riportano però ad un panorama orgiastico, dove il ritardo non permette mai di essere ready to go prima delle undici e i cazzi propri imperano, come anche il fuori gioco, lo spam, la gente con i piedi sul tavolo, le interruzioni per esprimere la propria indispensabile opinione, i pianti grechi di cuccioli che chiamano il Master a propria difesa contro i cativi. Barerie, ruberie, discussioni o litigi privati, omicidi fisici, metafisici e politici, sciacallaggio e uso di informazioni ottenute nei modi più biechi sono pure all'ordine del giorno almeno alla pari di tight poco stirati, nobili impomatati che si credono scaricatori di porto e invasioni di cavallette ed ex giocatori "Che volevano solo salutare". Le risulta?
R: Ehm... forse. Però non dimentichiamo i paccari più o meno dell'ultimo minuto, i pezzi di plasticaccia come unghie di Gangrel, le minacce e le contestazioni addirittura indirizzate al Master e l'immane quantità di smerigliatori di coglioni.
D: Sono confusa, il quadro è tragicomico. Ma allora questa pratica è divertente?
R: Il più delle volte.
D: Cosa intende?
R: Alla Serata Perfetta ci si può avvicinare, o almeno avere periodi lunghi e ben definiti di ottima operatività. Ma ovviamente per molti il divertimento non sta nel gioco in sè: se lo procurano piuttosto nel confronto giocatore contro giocatore invece che tra personaggi. Troppo spesso ci troviamo a dover ricordare che dovremmo essere in una sessione di Vampiri.
D: E questo non diminuisce il divertimento collettivo?
R: Bè, dipende dalla qualità del gossip.
D: E' così importante?
R: Insomma, forse non è parte del gioco, almeno per quanto riguarda i pettegolezzi più frequenti, anche se è di grande integrazione all'"ambiente". Un esempio di gossip vampirico stretto è "Tizio è un infiltrato del Sabbat"; un esempio lato "Oh bella ti ricordi quella volta che ho preso potence a 100 perchè il Giovanni che regala tutto l'ho fottuto da Dio fuorigioco?"
D: Ci faccia un brevissimo punto sulle giocate statiche, quelle, per ricordarlo agli extracomunitari, in cui non si realizza la sessione dal vivo, ma il Narratore complica la vita del Pg, che deve inventarsi qualche salto mortale. Sono più composte?
R: Dunque, di solito si risolvono in grandi bevute, corredate da tentativi di corruzione del Master con sesso e beni di varia natura, in cui si finisce spesso a parlare delle mezze stagioni e dei bei vecchi tempi, ricordati in modo diverso da ciascuno, beninteso: pensate al povero Master che, circondato, rammenta gli avvenimenti come si sono svolti realmente e resta imbarazzato dai pesci sempre più grossi; oppure i giocatori stessi muoiono orribilmente nei modi più barbarocamboleschi immaginabili, vivendo ogni tanto il magro successo di riportare a casa la pellaccia senza nessun reale guadagno, ma forse più sfogati.
D: Dunque qual è il responso? E' un bel gioco?
R: Sì, ma i vampiri sono stupidi e a volte se lo dimenticano. Ho concluso Vostro Onore. Danny Crane.

Interrompiamo per un attimo questo illuminante dibattito per addentrarci dunque più a fondo nella nostra torbida esperienza: assicurata la cornice, dobbiamo dipingere i protagonisti vivi!
Nella mia esperienza ormai decennale ho visto la varietà più assoluta di popolo: età dai quattordici agli over 50, camionisti, laureati, studenti, miliardari, impiegati, single, coppie, guardoni, madri e padri di famiglia, passanti casuali, fattoni vari, insegnanti elementari, e certo non possiamo dimenticare i cani e i F U R E T T I (Non è una Dramatization, nè un'eccezione, ripeto, NON è una Dramatization).
Le categorie nelle quali possiamo inquadrare le circa 150 anime (?) passate sotto i nostri ponti sono sostanzialmente tre:
1- I nerd: persone che adorano costruirsi vite finte e fare cose altrimenti inaccessibili, vuoi per ambientazione vuoi per capacità, e che lo fanno ossessivamente. Vantiamo registrazioni (che culo) di gente che sta male perchè non gioca da troppo tempo e rientra nel profilo di uno stalker (nei confronti del Master), oltre che spese telefoniche vicine al migliaio di euro mensili e episodi di scelta di contratti con operatori cellulari a tariffa flat (Dramatization?). Gran parte di questi individui, anche se, attenzione!, non tutti, provengono dall'esperienza del nerd-da-gdr-possibilmente-Dungeoni & Dragoni. Nel gioco privilegiano la trama, l'avventura e i superpoteri e passano il loro tempo a inventare piani secondo loro geniali, naturalmente dopo aver imparato a memoria tutti i manuali e le regole, per ignorarle meglio se intelligenti, per sbattertele in faccia se non hanno capito una minchia, ma ad ogni modo per scoprire sempre nuovi modi di gonfiare il proprio personaggio col minimo investimento, fino a giungere fino all'estrema perversione della STUV (Sessione Teorica Ufficiale di Vampiri), momento per analizzare paradossi del regolamento e per masturbarsi in cerchio con idee sempre più folli.
2- I protoemo-pseudogoth: persone che amano le atmosfere cupe, il dolore e i vestiti da sadomaso ottocentesco, le più simili ai vampiri veri dell'immaginario comune. Di solito hanno capelli lunghi neri o tinti, prediligono trucco pesante e delirano sul Corvo se rozzi, su Baudelaire se alfabetizzati. Proto sta a significare che esemplari simili esistevano anche dieci anni fa anche se non leggevano Twilight e non si chiamavano emo: in compenso si tagliavano lo stesso; pseudo si riferisce invece al fatto che non necessariamente il loro vizietto è globalmente percepibile, anche se frequente, e che spesso le pose non corrispondono a una vera fede nell'Oscurità. Questa è la categoria che incute più terrore alle Madri di Minorenni, nonostante alla resa dei conti siano tra i più innocui per la minore spendibilità del loro stile di vita e la transitorietà della tipologia di fascino. Naturalmente nel gioco si impegnano nella recitazione, e nelle ore di accanito dibattito sulla psicologia dei personaggi e dei rapporti umani, animali, sessuali, metafisici e mostruosi reciproci.
3- I devianti: persone poco inquadrabili in una sola categoria, folli di varia natura che trovano nel gioco sfoghi a necessità esotiche delle più disparate. Ricordiamo il desiderio di farsi nuovi amici, la parzialmente giustificata convinzione di trovare contatti più intellettuali, il puro trip per i vampiri e il sovrannaturale non accompagnato però da una riconoscibile degenerazione del comportamento, il bisogno di fuggire famiglie opprimenti, il tentativo di affinare ed esercitare alcune particolari abilità, la pura evasione ludica e lo schizzo di andare in giro in costume non solo a carnevale.
Naturalmente questi insiemi non sono affatto fissi, ed possibile ritrovarsi in più definizioni. Cosa accomuna quindi esemplari tanto teoricamente incompatibili? Innanzitutto i vampiri e la pazzia, cosa meno tautologica di quanto sembri, e una forte riflessione narcisistica.
Il live Vampiri permette in modo specifico di apparire a tutto tondo nei modi che più si sognano, fisicamente, psicologicamente e fuorigioco: intanto la possibilità di scegliere quale espressione del gioco privilegiare (se l'avventura o la recitazione ad esempio) favorisce la valorizzazione dei nostri lati migliori; in secondo luogo è solitamente più d'atmosfera rispetto al gioco da tavolo o anche a giochi dal vivo più d'azione, in quanto l'attività politica e di dialogo fa sì che ci siano meno interruzioni e meno "descrivo che faccio questa cosa", e questo secondo me lascia un'immagine molto più completa, romantica e "vera" del personaggio, che spesso diventa tutt'uno col suo attore; di certo poi la formazione, specialmente in una città piccola come Pavia, di una grande famiglia più o meno coesa nel tempo e negli affetti permette il tramandarsi delle leggende concernenti i vari eroi... le rimpatriate per raccontarsi le vecchie avventure sono regolari, e ogni volta il nostro personaggio indorerà di più la sua aura mistica, e ogni volta i nostri risultati verranno amplificati a formare una saga di sapore epico. L'apoteosi di questo sistema ha prodotto l'ineguagliabile Live dei 10 anni della Cronaca: sei master mitologici hanno gestito cento persone, la maggior parte delle quali nei panni dei propri personaggi storici finalmente assurti alla gloria del potere più alto che la trama consentisse. E finalmente tutti (o quasi) hanno vinto!
La struttura stessa del gioco, infine, prevede un sistema di status che annota l'importanza relativa dei ruoli nella cornice sociale: ecco, gli utenti tipo cercano di replicare tali schemi nella vita reale, ovvero nell'ambiente paravamp. Non ricalcando le trame attuali, ovviamente, ma imbastendo una serie di perversi intrighi e atroci figosità, accuratamente celate da un'elaborata Masquerade. I criteri sono vari: l'età e l'esperienza contano, se non altro per le influenze acquisite, salvo casi eccezionali di mostri cthuloidi raccapriccianti; l'intelligenza è sempre valida nel giuoco dell'Incularella; le donne hanno il naturale e, se posso permettermi, sacrosanto bonus razziale in un mondo infestato da verginelli in mal d'amore; la buona volontà e la disponibilità non ti rendono immune alle mazzate ma ti danno un tuo posticino in una stalla e gli avanzi della tavola buona ogni tanto. Purtroppo (muahahahah) ci sono anche gli scarti della società che arrivano a Vampiri già provati dalla loro pochezza, e restano a voltolarsi nei loro escrementi e occasionalmente si rendono necessarie pulizie pasquali volte a mantenere un minimo di umanità.
Qual è la strada più rapida? Chiaro: la misurazione reciproca e millimetrica dell'uccello. Pochi sfuggono al bisogno di incrociare la spada per dimostrare la propria dominanza, anzi, gran parte del divertimento si esprime nel Teorema della Quantità. Tutto ciò, attraverso suicidio in grandi avventure, azioni più mirabolanti, reperimento di appoggi, espansione della propria leggenda, battute di spirito che straccino il nemico, si palesa principalmente tra giocatori, sebbene alcuni sedicenti eletti si cimentino di tanto in tanto in sfide rivolte al Master, al fine di spacciargli per buone le proprie invenzioni deliranti sul futuro della vampiricità, senza capire che Egli non è mentecatto e non si abbassa al loro livello, nè che un decimo in più della loro attenzione se spesa verso la comunità migliorerebbe esponenzialmente il risultato globale. Come è naturale in un sistema tanto feroce, la paura ha la sua importanza: attenti alla vostra morbida giugulare, cari innocenti ingenui... se il premio in palio è l'autostima cercate di non farvela sbucciare pubblicamente da un artiglio dipinto a cuoricini. Altra infinita arena è quella della visibilità: essere bello bello bello in modo assurdo, o almeno figoso, ricevere l'approvazione dei tuoi alfa, fare qualcosa di ammirevole sono sempre robba buona; il circolo è però così vizioso che un'alta percentuale dei Pg, più o meno consciamente, prova piacere nel paccare per farsi chiamare, convincere, cercare, desiderare, pensare e leccare, persino dal Master, che di regola viene ricoperto di saliva e basta, e poi forse l'ingrato si degnerà di gratificare la plebe plaudente col magnanimo gesto, o perlomeno tenta di arrivare in ritardo per fare l'entrata scenica e farsi salutare da tutti: riprova di questo sta nel fatto che gli unici sempre presenti salvo intoppi verificabili e in orario sono alcuni sottomessi e, au contraire, l'unica persona davvero fuori dalle meschinerie perchè dotata di autorità assoluta in quanto fondatore della Cronaca.
Parentesi: io arrivo sempre in ritardo solo perchè sono stupida, giuro, in compenso difendo strenuamente la mia carica di opinionista guadagnata in anni di onorato servizio come assassina.
Si può restare fuori dal meccanismo? Ni. Il tuo valore segnerà sempre il tuo diritto alla vita e alla credibilità, ma ognuno ha i propri desideri: non tutti, per grazia degli Dei, si eccitano con i grossi peni nè quindi si sentono obbligati a esibire le loro dotazioni, non tutti vogliono essere lo Re ma possono puntare ad altri ruoli, addirittura c'è anche qualcuno di tranqui. Nessuno si salva però dalla misurazione dell'autostima: anche senza competizione tutti coloro che approdano alla Vecchia Cronaca vogliono come minimo spacciarsi per utili, oppure collezionare apprezzamento per una felicità più privata, al meglio essere amati.
I vampiri, che calpestino la terra o la carta, sono tutti schiavi della loro passione. Che ve lo dico a fare?
Au revoir

mercoledì 3 febbraio 2010

Il pernicioso Faccialibro

Per oggi tiro fuori un bell'argomento da quattro soldi, mi rendo conto che sia triviale e anche un po' ritrito, ma è una cosa che veramente non riesco più a sopportare, mi fa venire i fumi.
Qual è questo mio orrido problema? Facebook. O meglio, le reazioni scandalistiche e scandalizzate sul fenomeno che si trovano ovunque, dai bar ai forum ai graaandi giornalisti. Veramente, io non è che mi turbo molto per le minchiate della plebe, ma a volte ci sono degli accanimenti talmente deliranti da lasciare allibiti.
Più nello specifico, nell'ambito già di un ronzio di fondo globale su temi simili, le due ciliegine sulla torta sono state: A) un articolo sulla Repubblica in cui si parlava di quanto era bello andare a giocare a calcio insieme e comunicare a rutti e pacche sulle spalle da veri maschi sudati, e quanto Faccialibro ha rotto questa mistica e romantica magia B) una serie di commenti sul forum di Lina Sotis (quello di bon ton sul Corriere online) di proecontro, soprattutto contro e soprattutto contro-di-persone-che-non-hanno-mai-visto-quello-di-cui-parlano, in cui si evidenziavano alcune obiezioni piuttosto seriali e ripetute in vari modi da persone diverse.
Vi porgo quindi un simpatico elenco di deliri che mi hanno fatto improvvisamente fatto amare l'odiata tecnologia per paradossale ribellione contro la Sotuttologia dilagante:
  • 1 E' inutile
  • 2 Per i contatti personali ci sono le e-mail, sono più che adatte
  • 3 Per discutere opinioni ci sono i forum
  • 4 Non permette di approfondire
  • 5 E' invadente per la privacy
  • 6 Gli ex ti possono ribeccare
  • 7 Tutti ti possono beccare
  • 8 Si vedono gli amici degli amici
  • 9 Non è vera amicizia perchè non si esce insieme, non si fanno cose, non si può veramente contare su quelle persone e non le conosci davvero perchè non puoi guardarle negli occhi
  • 10 L'espressione "Chiedere amicizia" svilisce la sacralità della stessa, come si fa a considerare amico uno che hai aggiunto perchè amico di amici?
  • 11 Fb svilisce anche l'amore perchè ci si illude più facilmente
  • 12 Del resto cosa puoi dirti con persone che non vedi da quando avevi 8-10 anni?
  • 13 Ci sarà un motivo se con qualcuno avevi smesso di sentirti
  • 14 Ci si trova soli davanti a uno schermo e persone altrettanto sole, meglio i rapporti umani veri "vecchia maniera"
  • 15 Appendere foto è male
  • 16 E' troppo moderno e comunque è una cosa da ragazzetti
  • 17 Alcuni amici cercati in altri modi si fanno sentire attraverso fb e sono quindi cattivi
  • 18 Fa perdere troppo tempo: meglio usarlo per qualcosa di non virtuale, ci sono tante belle cose nella vita
  • 19 Mi ha rovinato la vita perchè ci ho beccato mio marito a cornificarmi
  • 20 E' pieno di spam e cazzate
  • 21 Poi gli stupidi che ci cascano si lamentano perchè gli succedono brutte cose
  • 22 I pedofili ci sguazzano
  • 23 E' solo una moda per vantarsi di avere 6000 amici
  • 24 Poi non saluti più il vicino di casa
  • 25 I rapporti di oggi sono tutta apparenza e niente sostanza
Ci sono cose sensate in questo? Ovviamente sì, e per una volta cercherò di rappresentare la misura. Muahhahahahahahah.
Vediamolo.
1- Questa affermazione è così stupida che si può rispondere solo con: è utile.
2-Le e-mail servono per dire cose private a una persona particolare. Per le cose più rapide è comodo anche fb perchè la gente lo tiene spesso aperto per altre cose e quindi vede prima il messaggio, che ad ogni modo può benissimo essere privato e non pubblico.
3 e 4-Fb non è il regno dell'approfondimento e della svisceralità, rispetto a un forum si perde molto il filo, e il flame in cui la gente litiga per duemila botta e risposta su un argomento non è certo lo stesso, ma è molto comodo per la condivisione a molti e in modo immediato di informazioni, che possono essere scemenze ma anche fatti di attualità, articoli, libri ecc. E' un modo con cui si raggiungono molte persone, e il fatto che ci siano conoscenti comuni è utile per la "verifica" del contatto. Lo spunto poi lo si indaga meglio in altre sedi, anche se volendo trovare la persona giusta per discutere maggiormente fb è ottimo.
5, 6 e 7-E' invadente per la privacy dei deficienti: se non metti le impostazioni restrittive, se in compenso metti qualsiasi cosa, è chiaro che poi te la becchino. Probabilmente sei il tipo che si sputtana da solo anche dal vivo. Se ti contattano tizi che non vuoi risentire basta che pigi "Ignore" e spunti casellina per non permettere che se il cativo è amico di amici possa vedere le tue cose. Se è proprio cativocativocativo blocchi il contatto e lo segnali ai capi. Se sei così fuori che hai il trip dell'ex allora non uscire neanche di casa: potresti incontrarlo. Comunque certo, un po' di discrezione non è male, però se la CIA ti vuole schedare non è che non gliela fa, eh?
8-Di solito vedere gli amici degli amici è comodissimo per cercare gli altri tuoi amici, di solito.
9, 10 e 11-Dipende: se sei uno che cerca nuove conoscenze solo online ci saranno tutti i problemi del caso, perchè io concordo moltissimo sul fatto che se non c'è l'intenzione di vedersi, fare cose insieme e coltivarsi meglio non è per niente la stessa cosa di condividere idee o addirittura passioni. Io ho tra i contatti solo persone che conosco direttamente o almeno di vista/so da che "circolo" vengono, tranne uno col mio stesso cognome che mi ha chiesto molto gentilmente alcune informazioni. Che molta gente cerchi amicizie e amori virtuali a scapito di quelli vivi è un problema della nostra società? Certo, cazzo. Ma la colpa è della gallina o dell'uovo? Fb è un sintomo, non un'eziologia. E' la stessa differenza tra passare il capodanno guardando i fuochi d'artificio di Booty Bay in World of Warcraft perchè sei sfigato e non hai nemmeno una possibilità o farlo perchè ti fa cagare la festicciola obbligatoria e ne farai una più bella il 2.
Tra l'altro, tolti ovviamente i cretini, non mi risulta che gli utenti confondano gli amici-amici-amici con i contatti, "chiedere l'amicizia su Fb" è solo un termine, brutto finchè si vuole, ma se tu non ci sei mai stato e ti devi aggrappare al pelo nell'uovo allora sei tu ad essere morboso.
Per l'amore uguale: se tu sei così cippicippi che hai voglia di illuderti o così voglioso di fare cagate che ti fai prendere dai trip di essere più libero dietro lo schermo boh... arrangiati. Che te lo dico a fare?
12, 13 e 14- Che te lo dico a fare due: di nuovo, se le cose virtuali e quelle dal vivo diventano mutuamente esclusive il problema non è il mezzo, per quanto attraente e perditempo sia.
Cosa me ne frega di persone che non vedo da 20 anni e probabilmente continuerò a non rivedere nè saluterò nemmeno una volta pur su fb? Lo confesso: praticamente niente, ovvio. Perchè li prendo come amici? Perchè è come salutarli per strada, in più non rischi di sbagliarti con la faccia, e vieni a sapere qualcosa di loro, che magari ti fa piacere, magari è solo un pettegolezzo succoso. Ebbene sì, amo il gossip. Vi schederò tutttttttiiiii muahahahahahaah! (Ehm... Dramatization?) Tra l'altro io sono di Pavia, che è una piccola città bastardo posto: ci si conosce tutti lo stesso, passo su fb a guardare le ultime cazzate mentre faccio colazione e basta invece di sderenarmi all'ape del Safarà, senza esserne drogata e senza prenderlo per il sostituto di una cena da Giulio (ristorante) con le Cosmogirls. In più per i tuoi amici vivi è una figata: organizzi le cose tutti in stereo senza dover chiamare e richiamare la gente 14 volte per 1 cena, non parliamo dell'organizzazione di gruppi più ampi (mio esempio sono le serate di gioco di ruolo, ma qualunque hobby calza).
Tra l'altro si sottovaluta sempre quante cose al giorno d'oggi le persone medie, specie giovani, fanno su internet: condividerle direttamente nel loro formato è molto più comodo, ma non vuole certo dire che poi non hai altro da dire.
Si cerca sempre in compenso di fare le categorie... chi sarà peggio? Venghino venghino Siore e Siori, ecco a voi l'Adolescente bimbominkia alienato! Un bell'applauso ora per il/la Quarantenne single co.co.pro. che la batte anche a chi non respira! Come scordare il Sessantenne in crisi di mezz'età con tanta voglia di ributtarsi a pesce? Più gente entra più bestie si vedonooo. Senza fb questa gente non farebbe cagate e non sarebbe fuori dal mondo? Ma che ci stiamo a prendere per il culo? Intendiamoci, non sto dicend0 che il mondo di oggi non abbia strani rapporti mistico-erotici con l'etere, questo è palese, quello che nego è che automaticamente se usi fb sei una persona di merda, senza amici, asociale, alienata, stupida, superficiale e che non capisce niente della vita. Mi pare che ci siano delle vie di mezzo.
15-Se sei maniaco e metti tutto a cazzo, comprese foto in cui fai qualsiasi cosa ai confini della realtà sei un coglione. Se tu, scattatore di foto pervertito, metti un po' di foto belle per passarle in formato più comodo ai tuoi modelli hai la mia alta benedizione, vero Caleb?
16-Ahhh, i bei vecchi tempi, i giovani d'oggi, le mezze stagioni...
17-Bè, se un amico si comporta in modo scorretto è un conto, se trova bello fb magari è una cosa carina per lui invitare.
18-Ci sono tante belle cose nella vita fuori dal computer è una cosa da violini nel culo: chiaro che il mondo è fuori, ma magari passati i sollazzi isterici non hai più voglia di uscire tutte le sere, o non hai i soldi per 15 euro di aperitivo al giorno, o dopo che hai lavorato, studiato, pulito casa, pulito culi di figli, copulato 5 minuti col tuo partner ecc non hai magari sempre voglia fosse pure di un semplice caffè. Fb, skype ecc ti consentono di mantenere lo stesso più momenti di scambio con i tuoi amici, che magari sono lontani nel mondo o incasinati. Il problema penso nasca dalla frenesia del mondo odierno, che rispetto ai cari tempi andati è molto più confuso e rapido, e la comunicazione si è adeguata. Certo, se la cosa non è usata come opportunità ma come dipendenza e evasione totale dalla vita vera è patologico, guarda un po' che caso.
Il succhiamento di tempo è invece un effettivo rischio: se vuoi cazzeggiare e non fermarti fb è fantastico. Sicuramente senza non lo faremmo mai!
19-Sì, i videofonini, le piazze e i mariti idioti sono una piaga sociale. Grande novità del F U T U R O.
20-Questo è vero. L'internet è tutto pieno di spam.
21-Gli stupidi sono sempre stupidi.
22-Per fortuna che i genitori di oggi sono i migliori della storia.
23-Eh, sta gente col pisello piccolo, sarà il cibo spazzatura o l'inquinamento? Intendiamoci: io capisco che la moda, il tamtam, ecc ti possano spanare il cervello per farti sentire scemo se non sei connesso. E capisco anche come questo crei le squadre, che in Italia piacciono tanto, di innocentisti e colpevolisti. Io non credo affatto che fb sia obbligatorio, o che non potrei vivere senza, nè che sia il migliore dei mondi possibili: lo trovo solo carino per alcune cose, e trovo comodo che moltissimi miei conoscenti ce l'abbiano. Se non ti ci trovo mica smetto di parlarti, può piacere o non piacere il metodo, giuro. Siamo sempre lì... siamo uomini o topi?
24-Molti miei vicini di casa sono simpatici, ma S L M li vorrei tanto picchiare e imbavagliare. Conta se li saluto? E se gli chiedo amicizia su fb?
25-Non come quelle belle famiglie da cartolina anni '50, o quei fantastici matrimoni combinati così Ottocento, o le amicizie basate solidamente sull'LSD dei nostri padri.
Concludo, Vostro Onore. Danny Crane.
Io ho faccebuc. Buuuuh!! Lo uso con parsimonia, e ignoro brutalmente chi non conosco o mi sta sul cazzo, al massimo mando un messaggio dicendo "Scusi ma non accetto amicizie solo virtuali", dato che comunque la mia vita sociale e sessuale è abbastanza soddisfacente anche senza l'amico australiano. Ho i momenti più di trip (l'ultimo è stata la ricerca e condivisione di aforismi di Oscar Wilde e altri) e i momenti in cui non lo apro per settimane. Ci scrivo un cazzate divertenti o cose che mi fanno incazzare su cui ogni tanto qualcuno fa mente locale. Mi interesso blandamente degli altri e spio i cazzi loro. Mi organizzo con gli amici. Discuto con simpaticoni. Scopro cose nuove, mi informo. Guardo foto che via mail sarebbe troppo pesante passare. Non ci faccio sesso. Non ci vivo. Ci entro tutti i giorni ma quasi mai per lunghi periodi a meno che io non stia parlando con qualcuno o facendo test (i test sono un mio vizietto). A volte ne uso la chat. Ho una rubrica con metodo veloce di recupero persone in caso di necessità. Non ne sono schiava.
Come mi devo considerare secondo i benpensanti, scusate?
Au revoir