sabato 5 settembre 2009

Qui una volta c'erano solo campi... ora c'è la para!

Mia nonna Teresa si teneva attaccate alle gonne due carissime amiche, due sorelle di nome Cesarina e Mariuccia. La Cesarina era una vecchietta noiosa standard, penso non mi abbia mai detto niente di più di "Caaarrra belè ma ciao!". La Mariuccia invece era una tipa trendy, con i capelli gialli, e le piaceva raccontarmi le storiacce di quando era giovane lei, e andavano in balera e c'erano i soldati e c'erano le mezze stagioni. Ricordo molto bene, nonostante gli eoni passati, una sera in cui si mise a farmi la morale, sorridendo giuliva senza mascherare il suo divertimento nell'aggiornare la pargoletta mente; eravamo in auto e non potevo scappare, e lei mi spiegava quanto fossero fortunati i bambini di oggi, con tutti i loro giocattoli, mentre lei aveva visto la guerra, e la povertà, e il coprifuoco. Io la guardai demoniaca, e le risposi con suprema indifferenza "Mbè? Oggi c'è la droga, la televisione, e possono investirti in auto fuori da scuola". Ho concluso, Vostro Onore. Danny Crane. Non so se avevo già compiuto i 10 anni, non mi pare, comunque la Mariuccia rimase zitta e muta, e passò a parlar male dei tempi in modo più generale, plz thx gg.
Ero una mostruosa bambina precoce? Ci potete scommettere. Ero già pazza? Che ve lo dico a fare? Ciò che resta è che oggi ore 15.01 non riesco a pensare a nemmeno un mio amico che non sia di base un depresso cronico. Si salvano un paio di allegri maniaci e naturalmente quelli che non pensano. Forse la vedo così perchè sto ascoltando una delle due canzoni di Bryan Adams che sopporto (Please forgive me). Cosa ne devo dire? Posso blaterare anch'io sui modelli impossibili e sulla mancanza di futuro che non sia la rivoluzione o lo sterminio di massa proporzionale per aumentare le risorse globali per persona e sul mio terrore di vivere fino a cento anni senza il cervello ma col pannolone. Posso confessare momenti di debolezza in cui si desidera essere parte della massa, ridendo istericamente. Poi ci stupiamo di diventare tutti emi, anche chi avrebbe superato l'età kanonika (o emù, come dice Nonciclopedia, la foto dell'emù con la frangia blu sugli occhi mi ha cambiato la vita). Chissà se il giovane Holden lo leggono ancora, i giovani d'oggi. Godo di questa cosa? No, Signore e Signori, no, preferirei essere contenta anche quando penso.
Come sono adolescenziale ad arrabbiarmi mentre potrei con facilità entrare nel PD, ma non preoccupatevi, lo faccio solo per iscritto, poi nella vita vera me ne frego magno cum gaudio e sono attivamente avida, troia, e strenuamente difensora della mia proprietà privata. Certo appena mi danno il via macellerò branchi di umani succhiasangue, politici, stupidi vecchi e bambini con ancora più gioia.
Parentesi: io detesto i bambini. Odio il loro odore dolce, e i loro baci salivosi, e le loro voci a ultrasuoni, e il loro modo di correrti attorno sbavando. Non sopporto le fasce protette, o il dover sempre cedere uno status superiore come se avessero ragione a prescindere, nè i genitori che portano le belve al ristorante, e se mi metto a parlare del MOIGE potremmo andare sullo splatter. Non mi piaceva da piccola nè mi piace ora l'ipocrisia di chi strilla sui belli piccoli nelle culle, troppo spesso mostri tutti uguali senza capelli. Ci sono mocciosi che mi piacciono, per carità, e il mio desiderio di non avere figli è forse un residuo del Bene ancora dentro di me che mi spinge alla protezione degli indifesi, ma non riconosco nessun privilegio morale alla categoria. I piccoli incustoditi saranno mangiati!
Mi è stato chiesto cosa ne penso dell'ordinanza che impedisce di comprare alcolici ai minori di sedici anni nel comune di Milano. A parte le ovvie considerazioni pratiche, tipo che durerà un mese poi ci auguriamo che gli sbirri abbiano da fare qualcosa di più utile alla società, o tipo l'esistenza di motorini e altri comuni e addirittura di amici con la macchina, o l'opportunità che i genitori sappiano almeno il piatto preferito dei figli o che non spendano i milioni al gratta e vinci o che si mettano nel culo le loro frustrazioni prima di rompere i coglioni, o l'oggettiva difficoltà a distinguere un quindicenne da un sedicenne, questa notizia mi ha messo una voglia folle di ubriacarmi. Subito. E vi assicuro che io ho già dato, quando ero una sedicenne, non ho le voglie arretrate, anzi, andavo meglio a scuola quando mi sbronzavo tutti i giorni di prima mattina rispetto ad ora che non lo faccio più.
I mocciosi che bevono come i loro nonni a età da Barbie sono un problema? Cazzo, sì, ci sono le scimmie con le canne in mano a undic'anni. Vietare qualcosa a un adolescente con tanta prosopopea sul fare il suo bene-mi ringrazierai da grande-il vero sballo è dire no è mai nella storia servito a qualcosa? Facciamo le domande retoriche? Rispondiamoci anche, guardate: N O. Quando la mia sorella più piccola ha avuto una tredicina d'anni le ho spiegato come si fa a mettersi due dita in gola per vomitare se hai esagerato, dicendole che la cosa importante è conoscersi e non fare cose che non si vogliono fare. Mi sento oggettivamente figa per questo. Mi preoccuperei di più se la mia prole all'età giusta non si ubriacasse, significherebbe che o sono degli sfigati, o degli asociali, o molto tardi, o che hanno trovato qualcosa di peggio da fare, o che a quarant'anni tradiranno i partner con delle minorenni tirando di viagra.
Mi rendo conto di essere stata deprimente oggi. Sarà il caldo eccessivo, il peggiore del secolo. Comunque la mia morale è che non c'è una morale: che ci sono state cose buone prima e cose buone oggi, e viceserva. Tanto ormai avanti ci siamo andati. Piantatela di rompere i coglioni al prossimo con i vostri giusti e sbagliati, branchi di insoddisfatti e delusi incapaci! L'importante è perseverare sulle libertà civili, per il resto l'uomo è sempre stato un animale bastardo e amante del sangue, quindi che ve lo dico a fare?
Au revoir

4 commenti:

  1. Io dico che la reazione mariannacane è un prerequisito di qualsiasi altra davanti al roboante cozzo lessicale e alla sfrigolante devianza di questo pezzo. Quindi sceglierò divertente.

    RispondiElimina
  2. Avendo gradito in tutto e per tutto il tuo scoppiettante sproloquio a richiesta ;-) mi devi dare una definizione di mariannacane per poter fare la mia scelta in piena consapevolezza.
    E sono molto delusa di sapere che la tua scelta di piombarti le tube è dovuta a un residuo del Bene che alberga dentro di te e non all'influenza della mia nefasta figliola!!!LOL

    RispondiElimina
  3. Una toscana che mi chiede che vuol dire Mariannacane? Cmq secondo me vuol dire Impressive nel senso inglese del termine ;)
    Guarda, cmq la tua figlola vomitata dall'inferno c'ha messo del suo... ricordiamo sempre la dolce vicina di casa settantenne che ha detto "Preferisco una seduta sadomaso a un'altra mezz'ora con lei". Ho concluso Vostro Onore. Danny Crane.
    Au revoir

    RispondiElimina
  4. Cara, sai benissimo che la mia gens può definirsi al massimo tosco-ligure e per di più risciacquata nelle poco chiare fresche e dolci acque del Carrione...avevo sentito parlare della Mariannalavaincampagna, ma mai della sua sorella canina. Impara l'arte e mettila da parte.
    E per il resto, ora che il mio contributo alla pace nel mondo è stato ufficialmente riconosciuto, sento di aver raggiunto almeno uno scopo nella vita...
    Alla prossima! :-p

    RispondiElimina