domenica 20 giugno 2010

Vi ha morso un sesso da piccoli?


Ogni tanto i nostri sporchi segretucci si ribellano, ossessionandoci con riflessioni metafisiche di alta portata morale. Sì, è una Dramatization ma lo spunto di oggi mi arriva da un Harmony-vampirico di scarso valore che leggo perchè mi drogo. Avvertenza: è una piccola estrapolazione, poi i libri parlano di B E N A L T R O.
Ora, abbiamo questa protagonista. Ha 25 anni circa ed è americana, vive ai giorni nostri. Lei è molto religiosa, diciamo anche un po' bigotta, imbevuta psicanaliticamente delle convinzioni estremiste della nonna cattolica che l'ha cresciuta, si è poi convertita all'episcopalianesimo dopo il piccolo intoppo della scomunica alla sua categoria lavorativa (gli animatori di zombie). Comunque sia, costei ci crede proprio tanto in Dio e nel Vangelo, anche perchè avendo Vera Fede le croci si illuminano quando le brandisce con la preghiera a cacciare e distruggere i demoni: vanta così non solo una convinzione misticheggiante, ma soprattutto una riprova pratica secondo lei incontrovertibile, che la spinge a ritenere ineluttabile il rispetto dei dogmi al fine di mantenere la Grazia.
Per carità, tempo di arrivare al libro venti arriva a focalizzare come cosuccia suprema da perseguire per far contento Dio il sacrificarsi sempre per aiutare gli innocenti, ma è tutto un baco della trama, perchè il carattere originario è proprio lievemente fondamentalista. Per carità2, non è che avere una fede molto forte sia maligno, auspico solo di tenere sempre acceso il check di realtà, e non mi piace il manicheismo sull'essenza (per me stupratore di bambini=cattivo, vampiro=dipende se stupra i bambini, se non lo fa=non cattivo).
Ma comunque, tutta questa sicurezza sul bene e il male la porta a odiare il suo fidanzato cinquecentenario bisessuale. Lei sa di amarlo, e le piacciono varie cose di lui, che infatti povera bestia è proprio un brav'uomo. Eccetto un dettaglio, anzi due: ha fatto il/la puttana tutta la vita, chiaro marchio d'infamia che una volta timbrato non si stacca più, e ha un potere magico/demoniaco di nome ardeur, che permette ma anche impone pacatamente e serenamente di nutrirsi di lussuria ed energia sessuale. Ora, a un grande potere si associa una grande responsabilità, e questo ardeur se usato bene è una risorsa enorme, che il proprietario userebbe sempre per il bene e la sicurezza dei suoi uomini e della sua famiglia. Certo, va nutrito con regolarità, altrimenti sei morto, e questo può avvenire in due modi: quello bello (ovvero fare sesso o almeno avere contatti) o quello brutto (a distanza). Solo che qui "bello" non è in senso stupido, tipo "E' ovvio che scopare è meglio", ma mangiare senza contatto è una sensazione sgradevole, come di formicolio, che basta a non impazzire per la fame ma non sazia davvero e non permette l'accrescimento del potere.
Insomma, per non farla troppo Amami Alfredo, e considerato il Per carità3, ovvero la ninfofobia e il trauma dell'essere stata lasciata dal primo ragazzino delle medie, resta comunque il fatto che la nostra donna mette questa cosa del sexy=male così in alto da vietare al suo fidanzato di nutrirsi, anche se non fa male a nessuno, anche solo con un contatto fisico non sessuale, anche se lei per la stessa "malattia" ha, non allegramente ma ha, altri partner, "tanto tu hai 500 anni è ovvio che sai arrangiarti", pena il "Seeeei molllaaaaato!" di antica memoria. In barba a tutti gli spot contro l'anoressia e alla difficoltà di trovare un uomo per bene!
Questo per la cronaca, e come esempio di situazioni che funestano il globo.
Il problema è se l'essere vicino? propenso? attratto? capace? diamo una connotazione morale e diciamo direttamente non ipocrita? riguardo al sesso sia ragione necessaria e sufficiente per dichiarare qualcuno malvagio. "E' una trrrrooooia, beccata!" può non essere divertente come nella mitica scena di Dogma? Perchè la protagonista, che è rompiballe ma tifa per il Bene, questo ci dice: che se sei buono, hai buoni sentimenti, hai buona educazione, credi in Dio, vuoi fare cose buone per gli altri e sei benpensante, e accettiamolo persino nel senso migliore del termine, devi assolutamente renderti conto che il sesso non va tanto bene se non nel matrimonio o altra forma di unione legalizzata, perchè è una scelta che va fatta solo quando sei completamente sicuro che sarà quella per sempre.
Perchè è un problema? Perchè i tuoi genitori medi e in generale i residui di medioevo infestanti te la spacciano come verità, e fin qui è ancora comprensibile: il pudore, la responsabilità, blabla vivaviva, che vuoi che ti dicano, ce provano a farti rimanere bamboccino fino a mille anni, e magari è bene mettere un po' di sale in zucca ai pargoletti. Non parliamo neanche della larga fetta di sporcizia/vergogna. Solo che restasse confinato alla minore età e alla razionalità sarebbe solo una questione filosofica no? Un dibattito sull'importanza da dare a se stessi, sui motivi dell'origine della specie, sull'indirizzo morale della storia dell'umanità. Invece è sommamente seccante come in alcuni paesi avanzati come il nostro, ma non solo, si prendano molte decisioni pratiche, politiche e sociali, che vanno in direzione non dico repressiva, ma comunque disapprovante, e nei modi (questa volta diciamolo, eccheccazzo) più viscidamente ipocriti. Cioè, tanto per fare un esempio: le veline sante subito, i preservativi a scuola inferno subito, per non parlar della pubblicità e delle professioniste della classe dirigente. In barba a qualunque opportunità, come se si potesse impedire ai ragazzini di scopare spiegandogli i vantaggi della castità. Come se la castità avesse tanti vantaggi. Che ve lo dico a fare? Ma lasciamo stare la vita beata e spiattellata ovunque di pubblici peccatori di chiara fama che poi si attaccano alla difesa della famiglia e della vita, perchè rientra solo nelle miserie umane, e si sa che è male, funziona solo per il business. Torniamo alla metafisica! Ho concluso, Vostro Onore. Danny Crane.
Per quale motivo il sesso è cattivo? Questo non si capisce bene. E' comprensibile che i monoteisti merdosi patriarcali gerarchici cazzi e mazzi vogliano il controllo e l'irregimentazione degli istinti e della riproduzione. Ma ciò non rende giusta la tesi. Capisco anche la condanna della lussuria che arriva sino all'obnubilazione del pensiero, e sicuramente il desiderio delle cose degli altri è drammatico, però stiamo sempre parlando di degenerazioni, esagerazioni, come all'inverso parliamo di sacrificio e intransigenza, che ad alti livelli non possono sembrare folli, ma non è la norma. C'è differenza, o almeno dovrebbe esserci, tra fare del male agli altri, fare cose improvvide, ma perchè il concetto in sè dev'essere cattivo? Il tasso di rischio di cazzate elevato è motivo sufficiente per l'astensione? Secondo me no, si capiva? Ovviamente sto considerando tutti i dettagli: carattere delle persone, volontarietà, capacità di astrazione, consensualità, reciprocità, felicità. Non voglio assolutamente dire che sia obbligatorio essere dissoluto: se ti piace bene, se no amen; è solo che nego il contrario, ovvero che il sesso non importante sia qualcosa di un po' sporco e che ti connota come pervertito. Tolto il fatto che quasi sempre è meglio fare l'amore per amore, ci sono davvero tante cose gioiose e rilassanti al mondo da poter sputare sopra a una per la quale siamo costruiti apposta?
E soprattutto, davvero a Dio gliene frega qualcosa?
Au revoir

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